Il CRO punta sull'innovazione
Sono 5 i nuovi progetti di ricerca che hanno ottenuto i finanziamenti PNRR
Il Ministero della Salute ha recentemente pubblicato i risultati della selezione competitiva per l’assegnazione di progetti di ricerca da finanziare nell’ambito del secondo bando del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - Missione M6 - Componente C2 - Investimento 2.1 Valorizzazione e potenziamento della ricerca biomedica del SSN finanziato dall’Unione europea - NextGenerationEU.
Il Centro di Riferimento Oncologico ha ottenuto meritevoli riconoscimenti per 5 progetti presentati – di cui 4 in qualità di capofila e 1 in qualità di partner – dimostrando ancora una volta di essere all’avanguardia nazionale sulla ricerca oncologica.
Nella categoria Malattie Croniche non Trasmissibili (MCnT2) ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali sono stati finanziati 3 progetti.
Il primo progetto – che vede in qualità di capofila Roberta Maestro, direttrice dell’Oncogenetica e oncogenomica funzionale – ha lo scopo di identificare vulnerabilità terapeutiche di un sottogruppo di tumori stromali gastrointestinali (GIST), rari tumori mesenchimali dell’apparato digerente. Il progetto ha ottenuto un finanziamento di 940.000 € e coinvolge come co-ricercatrice principale Paola Spessotto dell’Oncologia molecolare e modelli preclinici di progressione tumorale (PNRR-MCNT2-2023-1237187 - CUP J33C24000500001).
Il secondo progetto – che vede in qualità di capofila Valli De Re dell’Immunopatologia e biomarcatori oncologici – intende studiare il profilo immuno-sierologico di pazienti HCV-positivi allo scopo di cercare potenziali marcatori che possano essere rilevati nei pazienti oncologici anni prima della diagnosi clinica di epatocarcinoma. Il progetto ha ottenuto un finanziamento di 980.000 € e coinvolge come co-ricercatore principale Renato Cannizzaro, direttore della Gastroenterologia oncologica e sperimentale (PNRR-MCNT2-2023-12377164 - CUP J33C24000490001).
Il terzo progetto, che vede l’Istituto partecipare in qualità di partner, coinvolge Valter Gattei, direttore dell’Oncoematologia clinico sperimentale e già vincitore di un finanziamento in occasione del primo bando PNRR nel 2022. Il progetto intende verificare se il DNA tumorale circolante possa essere uno strumento accurato per contribuire al perfezionamento della stadiazione e alla stratificazione della prognosi, informare sulla risposta al trattamento come marcatore di malattia minima residua e monitorare i cambiamenti molecolari prima e dopo la terapia, identificando precocemente l’emergere di mutazioni di resistenza ai farmaci. Il progetto ha ottenuto un finanziamento complessivo di 1.000.000 € (PNRR-MCNT2-2023-12378037 - CUP J33C24000520001).
Nella categoria Malattie Croniche non Trasmissibili (MCnT1) ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali è stato finanziato il progetto – presentato da Jerry Polesel dell’Epidemiologia oncologica – che mira a valutare il significato prognostico dell’ipometilazione di LINE-1, nel tessuto tumorale e nel siero/plasma, di pazienti affetti da tumore dell’orofaringe per identificare precocemente i casi di peggiore prognosi. Il progetto ha ottenuto un finanziamento di 1.000.000 € e coinvolge come co-ricercatrice principale Elisabetta Fratta dell’Immunopatologia e biomarcatori oncologici (PNRR-MCNT1-2023-12377191 - CUP J33C24000510001).
L’ultimo progetto finanziato – che appartiene alla categoria Proof of concept – è coordinato da Flavio Rizzolio e coinvolge come co-ricercatore principale Vincenzo Canzonieri, responsabile dell’Anatomia patologica a indirizzo oncologico. Il loro gruppo di ricerca ha sviluppato un nuovo composto (chiamato nitroprussiato di rame) per il trattamento dei tumori solidi come quelli del colon-retto e dell’ovaio. Il composto è stato progettato per affrontare due principali sfide della Terapia ChemoDinamica: la bassa quantità di perossido di idrogeno e il ridotto numero di cationi reattivi necessari nei tumori per avere una terapia efficace. Il progetto ha ottenuto un finanziamento di 1.000.000 € (PNRR-POC-2023-12377415 - CUP J33C24000700001).
Il Direttore scientifico del CRO, Silvia Franceschi, esprime piena soddisfazione e sottolinea come questa ricerca – sostenuta dal Ministero della Salute – vada considerata come ricerca traslazionale, al fine di introdurre innovazioni scientifiche e tecnologiche per rafforzare il sistema sanitario nazionale e migliorare le cure dei pazienti oncologici.