Il Centro di Riferimento Oncologico incoraggia la donazione di sangue ed è sede di donazione.
- Informazioni sulla donazione di sangue (AsFO) (il link apre una nuova finestra)
- Informazioni sulla donazione di sangue in Friuli Venezia Giulia (il link apre una nuova finestra)
Orari e contatti
È possibile donare periodicamente sangue intero o plasma dal lunedì al venerdì prenotando al numero 0434 223522 (Call Center Unico Regionale del Friuli Venezia Giulia).
Per l'aferesi è possibile prendere un appuntamento dal lunedì al venerdì telefonando al numero 0434 659380 (11:00-12:00).
La donazione di plasma e piastrine (plasmapiastrinoferesi) è disponibile dal lunedì al venerdì dalle 8:00 (se idonei) telefonando al numero 0434 659380 (11:00-12:00).
Caratteristiche del donatore
Per poter donare è necessario possedere le seguenti caratteristiche:
- avere un'età compresa fra i 18 e i 65 anni;
- essere in buona salute;
- non avere avuto malattie gravi in passato;
- avere un peso uguale o superiore ai 50 chilogrammi;
- non avere effettuato donazioni di sangue negli ultimi 90 giorni;
- essere a digiuno dalla sera precedente (al mattino è possibile bere tè o caffè non zuccherati);
- non avere avuto malattie infettive e/o assunto antibiotici negli ultimi 15 giorni;
- non essere stati sottoposti a estrazioni dentarie negli ultimi 7 giorni;
- non essere stati sottoposti a interventi chirurgici maggiori negli ultimi 4 mesi;
- non essere in stato di gravidanza o non avere partorito da meno di 12 mesi (per l'interruzione di gravidanza la sospensione è di 6 mesi);
- non avere avuto esposizioni a rischio per malattie trasmissibili come:
- tatuaggi (negli ultimi 4 mesi);
- trasfusioni di sangue (negli ultimi 4 mesi);
- viaggio in zone tropicali (negli ultimi 3 mesi);
- malattie infettive (epatite virale);
- positività per i test della sifilide (TPHA o VDRL), AIDS (anti-HIV), epatite (HBsAg o anti-HCV);
- uso di droghe pesanti (anche se non per via endovenosa);
- uso di droghe leggere (hashish o marijuana) nell'ultimo anno;
- rapporti sessuali a rischio;
- rapporti sessuali, anche protetti, con partner occasionali (negli ultimi 4 mesi).
Domande frequenti
Durante le visite mediche effettuate per la donazione ci sentiamo spesso rivolgere alcune domande sui requisiti necessari per diventare donatori e su quali precauzioni prendere prima, durante e dopo la donazione. Di seguito riportiamo le domande più frequenti che ci vengono poste dai donatori durante il colloquio per l'idoneità.
A che età si può donare?
Per potersi candidare alla prima donazione bisogna avere un'età compresa fra i 18 e i 60 anni. I donatori periodici possono donare fino a 65 anni.
Qual è il peso minimo corporeo per donare?
Il peso corporeo del donatore deve essere uguale o superiore ai 50 chilogrammi. Il limite è legato al fatto che, per consentire la produzione di emocomponenti di quantità standard, la legge impone che il volume della donazione sia di 450 millilitri più il 10% con una sottrazione di un volume di sangue non superiore al 14% della massa circolante. Sono precauzioni necessarie per evitare reazioni dovute alla brusca diminuzione del volume di sangue nell'organismo che possono portare anche alla perdita di conoscenza nel donatore. Per garantire la produzione di emocomponenti di quantità standard e la sicurezza del donatore, nei Paesi dell'Unione Europea si è stabilito che il peso minimo del donatore deve essere di almeno 50 chilogrammi.
Ogni quanto si può donare?
La legge prevede che fra una donazione di sangue e l'altra debbano trascorrere almeno 90 giorni e che le donne in età fertile possano donare non più di 2 volte l'anno. Il motivo dell'intervallo fra le due donazioni di sangue è la ricostituzione delle scorte di ferro. Il volume di sangue sottratto con la donazione viene ripristinato entro poche ore dalla donazione tramite una rapida ridistribuzione dell'acqua presente nell'organismo, mentre i globuli rossi vengono ricostituiti entro 3-4 settimane. Il ferro sottratto con la donazione viene rapidamente compensato dalle scorte tissutali di ferro che però richiedono un periodo più lungo per essere ripristinate, a causa della limitata capacità di assorbimento del ferro da parte dell'intestino umano. Per alcuni tipi di donazione (es. piastrinoaferesi) gli intervalli sono differenti: devono trascorrere almeno 30 giorni fra una donazione di sangue e una piastrinoaferesi e 14 giorni per la sequenza contraria.
L’assunzione di farmaci controindica la donazione?
Dipende dal farmaco. Si consiglia di chiedere al proprio medico curante se si hanno dubbi in proposito. Semplificando possiamo affermare che:
- prima di donare devono passare 15 giorni dall'ultima assunzione di un antibiotico;
- l'assunzione di antistaminici non controindica la donazione;
- i farmaci antipertensivi devono essere assunti anche il giorno della donazione, tenendo presente che l'assunzione di betabloccanti è una controindicazione relativa alla donazione;
- l'assunzione occasionale di Aspirina o di altri farmaci contenenti acido acetilsalicilico controindica la donazione di piastrine: devono trascorrere almeno 5 giorni dall'ultima assunzione prima di effettuare una piastrinoaferesi;
- gli anticoncezionali orali sono farmaci: è opportuno quindi informare il medico del loro utilizzo, anche se in genere non controindicano la donazione.
Quanto tempo si deve aspettare dopo una vaccinazione?
In genere sono sufficienti 72 ore di osservazione prima della donazione. Fanno eccezione le vaccinazioni con virus-vaccini vivi o attenuati (es. anti-febbre gialla, anti-morbillo, anti-parotite, anti-poliomielite) che richiedono 15 giorni e l'anti-rosolia (28 giorni).
Quanto tempo deve passare dopo essere stati dal dentista?
È sufficiente far trascorrere almeno 48 ore per le comuni cure odontoiatriche (otturazioni, ablazione del tartaro, cure ortodontiche). In caso di estrazioni dentarie bisogna invece attendere almeno 7 giorni dall'estrazione ed eventualmente 15 giorni dall'ultima assunzione di antibiotici.
Quanto tempo deve passare dopo un intervento chirurgico?
Gli interventi chirurgici maggiori (con prognosi superiore ai 7 giorni) possono esporre il paziente al rischio di contrarre un'infezione ospedaliera. È necessario sospendere le donazioni per 4 mesi: fra le malattie infettive trasmissibili, l'epatite ha il periodo d'incubazione maggiore e può durare fino a molti mesi. Per gli accertamenti endoscopici (colonscopia, gastroscopia, rettosigmoidoscopia, artroscopia) si devono sospendere le donazioni per 4 mesi mentre per gli interventi chirurgici minori (con prognosi fino a 7 giorni) il rischio di infezione è minore e la sospensione è di 1 mese.
Perché dopo il parto bisogna aspettare almeno 1 anno prima di poter donare?
La gravidanza innesca complesse modificazioni che dopo il parto tornano lentamente alla normalità. Per questo motivo, assieme al grande consumo delle riserve di ferro che avviene durante la gravidanza e l'allattamento, è necessario sospendere le donazioni per 1 anno. Anche per l'interruzione volontaria di gravidanza la legge prevede l'obbligo di attendere almeno 6 mesi prima di candidarsi alla donazione.
Perché chi ha viaggiato in Paesi tropicali negli ultimi 3 mesi non può donare?
Durante il soggiorno in Paesi tropicali è possibile contrarre malattie infettive, non comuni in Europa, con un prolungato periodo di incubazione e non evidenziabili dai consueti esami di laboratorio.
Perché chi viaggia in zone malariche non può donare per 6 mesi?
La malaria si può trasmettere attraverso la trasfusione di sangue. Non esistono attualmente test di laboratorio di comprovata efficacia, utilizzabili sui donatori, che permettano di identificare l'infezione da parassita della malaria. Per la legge la sospensione dalla donazione è di 6 mesi.
Perché chi ha fatto un tatuaggio, un piercing o una seduta di agopuntura in ambiente non medico non può donare per 4 mesi?
Queste pratiche non sono esenti dal rischio di infezioni virali, specie se effettuate in ambulatori privi di efficaci controlli sanitari. Essendoci stati casi di trasmissione di epatite o altre malattie virali, in ambito internazionale è stato deciso di adottare una sospensione dalla donazione per 4 mesi nei soggetti sottoposti a queste procedure.
Perché chi ha ricevuto trasfusioni di sangue negli ultimi 4 mesi non può donare?
Con la trasfusione di sangue si possono trasmettere i virus dell'HIV e dell'epatite B e C. Questo accade quando i test di screening, effettuati al momento della donazione, risultano negativi perché il donatore è ancora nella "fase finestra", il periodo immediatamente successivo al momento del contagio, quando non sono ancora comparsi anticorpi rilevabili dai test. L'esclusione è dovuta anche alla possibilità che, oltre alle malattie virali note, con la trasfusione vengano trasmessi altri virus per i quali non esistono test di screening. Il donatore periodico che è stato trasfuso e ha eseguito periodicamente controlli che non hanno evidenziato indirettamente infezioni riferibili alla trasfusione (es. marcatori virali, transaminasi) può essere riammesso alla donazione dopo 4 mesi dalla trasfusione.
Perché chi ha avuto l'epatite virale non può donare?
Esiste la possibilità che manifestazioni come l'ittero (escluso quello del neonato) siano la spia di malattie (come l'epatite a causa ignota) provocate da virus o agenti non identificabili con i test di laboratorio attualmente disponibili, ma trasmissibili con il sangue. Le epatiti di tipo B, anche se contratte in passato, controindicano in modo definitivo la donazione in quanto non è possibile escludere con certezza la concomitanza con altri virus dell'epatite.
Perché chi ha avuto la sifilide non può donare?
L'esclusione dalla donazione di sangue è definitiva in quanto la sifilide è una malattia trasmissibile con il sangue e con i rapporti sessuali ed è tipica delle persone che hanno avuto contatti con persone a rischio anche per altre malattie sessualmente trasmesse.
Perché chi fa o ha fatto uso di droghe pesanti non può donare?
Numerosi studi epidemiologici effettuati su coloro che fanno o hanno fatto uso di droghe pesanti (cocaina, eroina, ecstasy ecc.) registrano un'aumentata incidenza di malattie trasmissibili. L'associazione è dovuta a trasmissione diretta (come lo scambio di siringhe) e altri fattori (rapporti sessuali a rischio, contatti con portatori). L'uso di droghe pesanti controindica la donazione perché può favorire comportamenti che espongono il donatore al rischio di contrarre malattie infettive. Inoltre diversi studi hanno dimostrato un'incidenza più elevata d'infezione da virus dell'epatite C in soggetti che hanno fatto uso di cocaina per via inalatoria, dovuta all'utilizzo di uno stesso inalatore per l'uso intranasale.
Perché chi ha un comportamento sessuale a rischio non può donare?
Come per le trasfusioni di sangue, esiste una fase dell'infezione (fase finestra) durante la quale non è possibile evidenziare lo stato di salute del portatore con i test di laboratorio di uso comune. I virus implicati non sono solo i virus dell'epatite e dell'HIV: esiste la possibilità di trasmissione di altri virus non identificabili con i test di laboratorio oggi disponibili. Durante questa fase, di durata variabile e non sempre nota, è possibile trasmettere infezioni contratte attraverso il rapporto sessuale con soggetti a loro volta portatori di malattie virali.