Terapie, premiato il dispositivo per dosaggi personalizzati
Il progetto STAR della Farmacologia sperimentale e clinica del CRO ha vinto il bando Booster for Life Science della Regione Friuli Venezia Giulia

Importante riconoscimento per la Farmacologia sperimentale e clinica del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano: il progetto STAR (Sistema per il monitoraggio Terapeutico dei farmaci, Automatizzato e Riutilizzabile) è tra i vincitori del bando Booster for Life Science – TRL Advancement, promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia, con il supporto del Cluster Scienze della Vita e del Polo Tecnologico Alto Adriatico di Pordenone, a sostegno delle tecnologie emergenti in ambito salute. L’iniziativa ha ottenuto il finanziamento regionale per l’alto potenziale innovativo e la forte ricaduta prevista sulla pratica clinica.
Nell’era della medicina di precisione, la scelta della terapia giusta deve essere sostenuta dalla garanzia che ogni paziente riceva la dose più adatta alle proprie caratteristiche individuali. A oggi, molti farmaci antitumorali orali vengono ancora somministrati con dosaggi standard, modificati solo in caso di effetti collaterali gravi o di progressione di malattia, approccio che espone i pazienti al duplice rischio di tossicità o inefficacia.
Il Therapeutic Drug Monitoring (TDM), ovvero la misurazione delle concentrazioni plasmatiche dei farmaci, rappresenta una strategia promettente per adattare la terapia in modo tempestivo e preciso. Le tecniche attuali, però, richiedono laboratori altamente specializzati e prelievi ospedalieri, limitandone l’applicabilità nella pratica quotidiana.
Il progetto STAR punta a sviluppare un sistema portatile point-of-care, basato su tecnologia elettrochimica, che possa essere utilizzato direttamente in ambulatorio o, in prospettiva, anche a domicilio. Si tratta dell’ideazione di un dispositivo che, come già avviene, ad esempio, per la glicemia o l’emoglobina, sia in grado di rilevare la concentrazione di farmaci in fluidi biologici, consentendo una gestione più personalizzata e sicura delle terapie. A differenza delle tecniche standard (attualmente cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa, LC-MS/MS), il sistema sarà economico, automatizzato, riutilizzabile e accessibile anche a personale non specializzato.
“La possibilità di effettuare un monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche dei farmaci al letto del paziente rappresenta un passo cruciale verso cure più efficaci e meno tossiche”, spiega la dottoressa Erika Cecchin, responsabile della Farmacologia sperimentale e clinica e coordinatrice scientifica del progetto. “Il dispositivo STAR integra l’analisi redox (ossidoriduzione, ndr) dei principi attivi con un sistema automatizzato per la preparazione dei campioni, rendendo l’intero processo rapido e sostenibile”.
“Il nostro obiettivo - conclude il dottor Thomas Picozzi, che ha progettato il dispositivo assieme alle dottoresse Bianca Posocco, Sara Gagno e Diletta Pasin - è promuovere un modello di medicina personalizzata nel quale la sicurezza, l’efficacia e la qualità della vita del paziente siano al centro, riducendo al tempo stesso i costi di gestione delle tossicità e migliorando l’efficienza del sistema sanitario”.
Importante per il progetto è stato il supporto del dottor Samuele Tusini, che ha portato il punto di vista dell’Ufficio di Trasferimento Tecnologico del CRO: “Ogni giorno ci impegniamo con dedizione affinché i risultati della ricerca clinica sviluppata nel nostro Istituto possano incontrare partner ideali, capaci di accompagnarli verso il mercato e trasformarli in soluzioni concrete a beneficio della società. Auspichiamo, quindi, che questo finanziamento rappresenti un punto di partenza per avviare nuove e proficue collaborazioni”.
Il riconoscimento ottenuto attraverso il bando Booster for Life Science conferma non solo l’eccellenza scientifica del CRO, ma anche la capacità di trasformare la ricerca in soluzioni concrete a beneficio dei pazienti e del sistema sanitario. Con il progetto STAR, l’IRCCS avianese conferma il suo ruolo di eccellenza nella ricerca clinica e nella promozione di modelli terapeutici innovativi, ponendosi come punto di riferimento nazionale per l’implementazione di soluzioni concrete e sostenibili nella medicina di precisione.
Il supporto della Regione FVG a iniziative come questa rappresenta un segnale importante: investire nell’innovazione non solo rafforza il sistema della ricerca, ma porta valore concreto al territorio e ai cittadini, rendendo la sanità più efficiente, sostenibile e orientata al futuro.