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Sottoscritta con l'ateneo triestino una convenzione per gli ambiti scientifico e formativo

martedì 27 ottobre 2015

Convenzione sottoscritta ad Aviano tra il direttore generale, Mario Tubertini e il magnifico rettore dell’ateneo giuliano, Maurizio Fermeglia, accompagnato dal vice-rettore vicario Renato Gennaro, incontro cui ha preso parte anche Paolo De Paoli, direttore scientifico del CRO.

Promuovere, sviluppare e consolidare opportunità e iniziative di collaborazione nell’ambito delle funzioni che il Piano Sanitario Regionale ha assegnato al ‪#‎CRO‬ relativamente a oncologia, epidemiologia, radioterapia, fisica sanitaria e microbiologia è, nella sintesi estrema, il purpose della convenzione sottoscritta ad Aviano tra il direttore generale dell’Istituto Nazionale Tumori, Mario Tubertini e il magnifico rettore dell’ateneo giuliano, Maurizio Fermeglia, accompagnato dal vice-rettore vicario Renato Gennaro, incontro cui ha preso parte anche Paolo De Paoli, direttore scientifico del CRO.
Proprio Fermeglia ha sottolineato la natura «multidisciplinare dell’accordo poiché alle sfide attuali e future - ha spiegato - difficilmente si può rispondere con una visione univoca, che non tenga conto di un approccio differente, condiviso su più livelli. Salute dell’uomo, per esempio, è un aspetto che mio avviso non può prescindere da questa metodologia: sempre più spesso il
medico dovrà ragionare con l’ingegnere o col fisico, sempre più spesso le problematiche presenteranno carattere di trasversalità. La condivisione degli obiettivi che abbiamo sottoscritto con il CRO è proprio e pertanto mirata a mettere a fattor comune questa massa di straordinarie competenze».
Le iniziative, è sottoscritto nell’atto, potranno riguardare attività di collaborazione scientifica – mediante lo svolgimento di studi e ricerche congiunte su progetti specifici o mediante la partecipazione congiunta a programmi di ricerca nazionali e/o internazionali – o formativa. In quest’ultimo caso sia il CRO sia l’Università offriranno il supporto necessario. «Affinché – ha aggiunto Tubertini – l’impegno auspicabilmente possa espandersi, ed anche con una certa, necessaria rapidità, al di là del perimetro della convenzione. Il CRO opera nella necessità di offrire risposte entro tempi che la natura delle patologie trattate impone. Quindi sì, certamente, finalità di ricerca e laboratorio ma anche cliniche e, nei limiti di ciascuno, di rapido riscontro e magari utilizzo per la comunità che ruota attorno a questo Istituto».
Tra gli indubbi vantaggi della collaborazione, ha spiegato De Paoli, la specializzazione del CRO, un istituto in cui si svolge ricerca e attività clinica su un’unica patologia seguendo una direzione ben precisa, concetto ripreso da Gennaro che ha aggiunto che in questo modo l’Università sarà
in grado di coniugare le proprie competenze medico / biomediche mirando a un target unico e condiviso. Le attività formative che più in generale scaturiranno dalla convenzione, potranno riguardare lo svolgimento di tesi, tirocini formativi/professionalizzanti, stage, progetti ed elaborati, lo svolgimento di esercitazioni, l’organizzazione di visite, conferenze, dibattiti e seminari.
Sarà potenziata la collaborazione nelle attività del master di II livello in Fisica medica, prevedendo, ad esempio, la possibilità per gli studenti di svolgere tirocini presso il CRO e il coinvolgimento di personale del CRO nell’attività didattica del Master, nelle forme e nei limiti previsti dalla normativa rispettivamente applicabile. Saranno inoltre previste, negli ambiti di interesse, l’ospitalità e la co-tutela di borsisti di ricerca nonché la possibilità di svolgimento di tirocini presso il CRO. Il coinvolgimento di personale del CRO in attività didattiche potrà avvenire, così come previsto per il Master in Fisica medica,
esclusivamente nelle forme e nei limiti previsti dalla normativa vigente per la didattica universitaria.
Al termine della visita le parti non hanno escluso la possibilità di attivare un percorso che consenta di ipotizzare la creazione di iniziative nell’ambito del trasferimento tecnologico tra Ateneo e CRO, anche se il tema specifico non è stato esplicitato.

Ufficio Stampa
IRCCS CRO Aviano
Massimo Boni