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I prossimi 13 e 14 gennaio si svolgerà presso il Campus del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano la decima edizione del meeting educazionale della commissione che studia i linfomi nei pazienti anziani della Fondazione Italiana Linfomi (FIL).

Esperti ematologi e oncologi italiani si confronteranno in questi due giorni su un argomento che dal punto di vista scientifico rappresenta un campo di continui avanzamenti in termini di approccio multidisciplinare e di scoperta di nuovi approcci terapeutici.

Il numero dei pazienti anziani affetti da linfoma è infatti in costante aumento, considerato il progressivo invecchiamento della popolazione e l’età mediana fra i 65 e 70 anni. Inoltre l’approccio clinico a questi pazienti non può tenere conto soltanto delle caratteristiche biologiche della malattia, ma deve considerare la complessità della persona in questo particolare momento della vita, con la frequente coesistenza di importanti comorbidità, il rallentato metabolismo dei farmaci, la riduzione delle “riserve funzionali” d’organo e la perdita progressiva dell’autonomia a cui contribuisce il lento venire meno delle capacità cognitive.

«La valutazione geriatrica multidimensionale ci viene in aiuto, soprattutto di fronte a patologie a elevata aggressività, per definire in quali pazienti la guarigione debba essere considerata l’obiettivo del trattamento o in quali debbano invece essere prese in considerazione altre finalità, in particolare una dignitosa qualità di vita» afferma Michele Spina, Direttore dell’Oncologia medica e dei tumori immuno-correlati del CRO e responsabile scientifico del meeting, al quale l’Istituto contribuisce da oltre trent’anni nell’ideazione e nello sviluppo.

Scopo dell’evento è divulgare le conoscenze sui linfomi dell’anziano e sulla gestione di questi pazienti nella pratica clinica, favorendo il coinvolgimento di professionisti di altre specialità per un approccio multidisciplinare.