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Abbiamo bisogno di cibo, non di tabacco

mercoledì 31 maggio 2023

In occasione della Giornata contro il fumo, l'OMS associa il messaggio legato alla salute all'attenzione per l'ambiente

vietato fumare

Il fumo di tabacco continua a essere la prima causa prevenibile di tumori. Provoca la morte di 6 milioni di persone ogni anno nel mondo (un decesso ogni 6 secondi), di cui 150.000 in Italia e 2.500 in Friuli Venezia Giulia, non solo per tumori, ma anche per malattie cardio-cerebro-vascolari e respiratorie.

Le attuali emergenze ambientali ci spingono sempre più a considerare anche le implicazioni negative per il pianeta e, quindi, per noi umani, legate alla massiva produzione di tabacco e sono quest’anno al centro dell’attenzione dell'OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità in occasione della Giornata mondiale dedicata alla lotta contro il fumo.

Abbiamo bisogno di cibo, non di tabacco” è il messaggio scelto nel 2023 dall’OMS. Uno slogan che, ai ben noti e gravi pericoli per la salute umana, associa quelli ambientali. Con circa 4 milioni di ettari impiegati in 125 Paesi, l’OMS ricorda che la coltivazione del tabacco comporta ingenti danni agli ecosistemi, contribuisce al cambiamento climatico e, nel lungo periodo, mette in discussione il futuro dell'agricoltura e della sicurezza alimentare.

Nel 2023, prendendo spunto dalla Giornata Mondiale Senza Tabacco, l’OMS intende sensibilizzare i governi ad adottare provvedimenti che aiutino gli agricoltori che coltivano il tabacco a passare a raccolti, come mais e frumento, più sostenibili e utili agli uomini. Infatti, soprattutto nei Paesi a basso reddito, risorse limitate quali terreni fertili e acqua sono usate per la produzione del tabacco a scapito della coltivazione di prodotti necessari alla alimentazione umana. Una raccomandazione valida anche per l’Italia: il nostro Paese, infatti, è il principale produttore di tabacco nell'Unione europea, con oltre 59mila tonnellate e circa 17.100 ettari coltivati, soprattutto in Campania, Veneto, Umbria e Toscana. Cifre che rappresentano circa un quarto della produzione complessiva europea e l'1% di quella mondiale.

Una produzione che alimenta un vasto mercato: i fumatori in Italia sono il 25% della popolazione tra i 18 e i 69 anni, con 13 sigarette fumate in media ogni giorno per una spesa giornaliera di 40 milioni di euro. Stime simili valgono per il Friuli Venezia Giulia, dove 250.000 fumatori spendono, nel complesso, un milione di euro al giorno per la loro abitudine decisamente dannosa alla loro salute, alla sanità pubblica e all’ambiente.

Anche quest'anno, il CRO di Aviano parteciperà alla Giornata di lotta al fumo di tabacco rafforzando i messaggi preventivi e distribuendo opuscoli informativi agli utenti. In tutte le aree dell'Istituto, vige il divieto di fumo, come ricordano i cartelloni posizionati all'esterno della struttura.