Ricerca, importante premio per Linda Cucciniello
Ha ottenuto il prestigioso riconoscimento Back From San Antonio per uno studio sul carcinoma mammario HER2-positivo

Linda Cucciniello, medico specializzando in Oncologia medica all’Università di Udine e dirigente medico dell’Oncologia medica e Prevenzione oncologica del CRO di Aviano, è stata premiata, nei giorni scorsi, a Genova, in occasione della XVIII edizione di Back From San Antonio, congresso annuale sul carcinoma mammario. Cucciniello ha ricevuto uno dei due riconoscimenti dedicati ai giovani ricercatori Under 40 per uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista npj Breast Cancer.
Il lavoro (link), progetto ancillare dello studio multicentrico GIM14/BIO-META, si è focalizzato sulla caratterizzazione clinico-patologica e sulla prognosi di pazienti con carcinoma mammario avanzato HER2-positivo che hanno ottenuto una risposta radiologica completa alla terapia di prima linea. L’analisi, condotta su 545 pazienti, ha identificato 80 donne con una risposta completa mantenuta per oltre tre mesi e, tra queste, 56 che hanno beneficiato di una risposta superiore ai 18 mesi. Lo studio ha, inoltre, evidenziato come l’assenza o un ridotto numero di metastasi viscerali si associno a una maggiore probabilità di ottenere risposte durature.
“Questa ricerca è frutto della collaborazione tra i centri di eccellenza che afferiscono al Gruppo Italiano Mammella (GIM). Negli ultimi 20 anni, il nostro impegno congiunto ha portato a significativi progressi in ambito diagnostico e terapeutico, grazie anche al contributo e all’entusiasmo delle giovani generazioni di ricercatori”, ha commentato il professor Fabio Puglisi, direttore della Scuola di Specializzazione di Oncologia medica di Udine e del Dipartimento di Oncologia medica del CRO.
Il trattamento standard per il carcinoma mammario avanzato HER2-positivo prevede una combinazione di chemioterapia e terapia anti-HER2, seguita da un mantenimento con i soli farmaci. Identificare le pazienti che rispondono in modo completo e duraturo alla terapia di prima linea potrebbe aprire la strada a trattamenti meno intensivi, senza rischiare risvolti sfavorevoli sulla prognosi.
“Questa analisi ha posto le basi per lo studio GIM36/INSPIRE.1, un progetto multicentrico che adotterà un approccio innovativo con prelievi di biopsia liquida per valutare la risposta molecolare ai trattamenti e sviluppare strategie sempre più personalizzate” ha aggiunto Lorenzo Gerratana, medico oncologo al CRO e professore associato di Oncologia medica all’Ateneo di Udine.
Il premio rappresenta un ulteriore riconoscimento al valore della ricerca oncologica italiana e al talento delle nuove generazioni di medici e ricercatori.