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Studio conferma i progressi nel trattamento del mesotelioma

martedì 9 febbraio 2021

La ricerca clinica randomizzata di fase tre ha confermato l’efficacia della radioterapia “lung sparing” nel trattamento del mesotelioma pleurico

Team mesotelioma

Uno studio clinico randomizzato di fase tre condotto al CRO di Aviano conferma l’efficacia della radioterapia “lung sparing” nel trattamento del mesotelioma pleurico. Questi i risultati recentemente pubblicati dalla Radioterapia Oncologica in collaborazione con l’Epidemiologia Oncologica del CRO su International Journal of Radiation Oncology, Biology, Physics, una delle riviste di riferimento a livello mondiale per la radioterapia.

Il mesotelioma è una neoplasia in forte aumento, ed è opinione diffusa che il trend continuerà a salire sino al 2030. Il trattamento radiante, per questo tipo di malattia, veniva eseguito in passato solo in alcuni centri internazionali, con riscontro di gravi problemi di tossicità e una percentuale di mortalità inaccettabile.

Nel 2009, dopo l’acquisto della tomoterapia, il CRO ha iniziato a trattare i primi pazienti affetti da mesotelioma utilizzando una tecnica di radioterapia tomo a intensità modulata (IMRT) definita “lung sparing”. Dopo i primi risultati incoraggianti e visto l’elevato numero di pazienti che afferivano all’Istituto, nel 2014 è stato avviato uno studio clinico randomizzato che confronta una radioterapia con intento radicale su tutto l’emitorace colpito rispetto a un trattamento radiante standard. Lo studio ha arruolato 108 pazienti e ha dimostrato una sopravvivenza a 2 anni del 58% nel gruppo trattato con IMRT “lung sparing” rispetto al 28% nel gruppo trattato con radioterapia standard. La tossicità nei 2 gruppi è stata simile.

Attualmente l’Istituto continua a offrire ai pazienti affetti da mesotelioma questa tecnica di trattamento, che viene eseguita in pochi centri al mondo. Il lavoro di perfezionamento tuttavia non si ferma e si sta cercando di allargare al più ampio numero possibile di pazienti, fino ad ora non candidabili a trattamento “lung sparing” perché troppo fragili, un trattamento radicale definito “split course” di cui è responsabile il dottor Alberto Revelant.

Nonostante il mesotelioma sia considerato una malattia rara, a oggi la Radioterapia del CRO ha una casistica che supera i 600 casi, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Vista l’omogenea provenienza da tutte le regioni d’Italia, è intenzione dell’Istituto proseguire questa esperienza per restare punto di riferimento nazionale e internazionale. Obiettivo per il futuro è espandere ulteriormente il bagaglio di conoscenze, ampliando la collaborazione con altri centri e acquisendo nuove tecnologie, come la protonterapia, che potranno dare un ulteriore contributo nel combattere questa malattia molto aggressiva.