News

Medicina nucleare al CRO, trasferimento completato

giovedì 20 maggio 2021

Presso l’Ospedale di Pordenone continuerà a essere garantita la diagnostica scintigrafica, la densitometria e buona parte delle prestazioni diagnostiche ecografiche orientate all’oncologia

È stato completato nel mese di aprile il trasferimento della funzione di Medicina Nucleare dall’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale al Centro di Riferimento Oncologico, dove personale e tecnologie fanno capo alla struttura diretta da Eugenio Borsatti. Presso l’Ospedale di Pordenone, il CRO continuerà a garantire la diagnostica scintigrafica, la densitometria e buona parte delle prestazioni diagnostiche ecografiche orientate all’oncologia. Dopo aver assicurato l’integrazione tra i sistemi informatici dei due ospedali, sono ora in corso di perfezionamento gli accordi relativi alla gestione amministrativa delle prestazioni.

«Grazie agli sforzi di tutti gli operatori coinvolti e nell’interesse primario dei pazienti, è nato un polo pordenonese di Medicina Nucleare competitivo per numeri e dimensione con quelli di Udine e Trieste», ha dichiarato Eugenio Borsatti, responsabile della Medicina Nucleare del CRO. «Non è in discussione la necessità di un presidio di Medicina Nucleare in un Ospedale come quello di Pordenone, cambia soltanto la gestione organizzativa e amministrativa, che passa sotto la responsabilità del CRO».

«Il trasferimento della Medicina Nucleare da Pordenone ad Aviano è un ulteriore esempio di come le sinergie tra ASFO e CRO possono contribuire a dare risposte efficaci ai cittadini di Pordenone e più in generale del Friuli Venezia Giulia. Il ringraziamento va ai medici, agli infermieri, ai tecnici e a tutto il personale delle due aziende che per diversi mesi si è prodigato per raggiungere questo obiettivo», ha aggiunto la direttrice generale del CRO Francesca Tosolini.