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Il CRO al congresso della Società Italiana di Farmacologia

martedì 23 marzo 2021

Apprezzati in particolare i contributi della struttura di Farmacologia Sperimentale e Clinica dell’Istituto sulla personalizzazione delle terapie oncologiche

L’attività della struttura di Farmacologia Sperimentale e Clinica del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, diretta da Giuseppe Toffoli è incentrata sulla personalizzazione della terapia oncologica con l’obiettivo di garantire una terapia farmacologica razionale e sicura per i propri pazienti. Il metodo di lavoro si avvale di analisi farmacocinetiche, farmacogenetiche e di consulenza farmacologica. Il CRO è uno dei primi ospedali italiani a integrare nel processo diagnostico uno specifico referto di consulenza medica farmacologica.

Le peculiarità della struttura sono state indicate come modello virtuoso per il sistema sanitario nazionale in occasione del congresso nazionale della Società Italiana di Farmacologia, che si è svolto all’inizio di marzo, quest’anno in modalità completamente digitale. I ricercatori del CRO hanno preso parte a sessioni dedicate alla farmacologia oncologica, alla farmacogenetica, alla terapia personalizzata e alle terapie avanzate, presentando anche diverse comunicazioni orali e un poster.

Il CRO ha avuto un ruolo anche nel programma riservato ai giovani: Rossana Roncato, specializzanda in Farmacologia Clinica presso l'Università degli Studi di Milano e membro eletto del direttivo giovani della Società, ha moderato la sessione scientifica dedicata alla personalizzazione della terapia medica insieme a Elena Ongaro, membro eletto del direttivo giovani di AIOM e oncologa presso il dipartimento di Oncologia Medica e Prevenzione Oncologica del CRO, con cui la Farmacologia ha molte collaborazioni in atto.

A testimonianza della forte impronta multidisciplinare dell’Istituto, Chiara Dalle Fratte, neodottorata presso l'Università degli Studi di Udine in Scienze Biomediche e Biotecnologiche e borsista al CRO, è stata premiata per la migliore comunicazione orale, dedicata ai risultati di una collaborazione tra Farmacologia, Radioterapia Oncologica, Oncologia Medica, la Chirurgia Oncologica e Anatomia Patologica del CRO. Questa attività di ricerca, svolta con il supporto del German Cancer Research Center di Heidelberg sotto la supervisione di Erika Cecchin, ha dimostrato in via esplorativa come l'applicazione di avanzate tecnologie genomiche su DNA tumorale circolante di pazienti con tumore del retto localmente avanzato trattati con radiochemioterapia neo-adiuvante possa avere un importante ruolo prognostico, con la relativa possibilità di individuare in modo precoce i pazienti che non risponderanno adeguatamente alla terapia o che avranno un maggior rischio di ricaduta.

La Farmacologia Sperimentale e Clinica partecipa inoltre al progetto europeo Ubiquitous Pharmacogenomics, finanziato nel 2016 dal programma Horizon 2020 e coordinato dall’Università di Leiden. Questa ricerca, di cui Toffoli è referente europeo per l’area oncologica e coordinatore nazionale, prevede l'implementazione della farmacogenetica nella pratica clinica in oncologia. In quest’ambito, ha spiegato Toffoli durante il congresso SIF, 1.200 pazienti del CRO sono stati inseriti in un protocollo per la redazione di un profilo farmacogenetico personalizzato e dei relativi suggerimenti per una terapia più sicura ed efficace.

Un ulteriore riconoscimento a livello europeo per la struttura avianese è arrivato infine con il conferimento di un incarico di collaborazione a Rossana Roncato da parte dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) per la valutazione del rapporto rischio-beneficio nel processo decisionale regolatorio dei farmaci oncologici.