Strutture
Anatomia patologica a indirizzo oncologico
Le attività svolte dalla Struttura sono al centro dell’inquadramento diagnostico e terapeutico nei confronti dei pazienti oncologici, ma anche di cittadini che aderiscono ai programmi di screening e prevenzione oncologica. I principali ambiti operativi sono:
- diagnostica anatomopatologica di patologie tumorali e non, con impatto positivo sulla migliore programmazione terapeutica;
- citopatologia diagnostica e di screening;
- immunoistochimica diagnostica e patologia molecolare;
- patologia chirurgica, banca biologica e diagnostica intraoperatoria;
- citogenetica classica e molecolare e colture cellulari;
- collezione di tessuti;
- interfaccia con la ricerca clinica e con quella sperimentale dell’Istituto, in ottica traslazionale e anche in collaborazione con Università nazionali e internazionali;
- telepatologia e telemedicina;
- settore autoptico.
La Struttura sperimenta nuove tecnologie di biobanking vivente, mediante l’allestimento e il mantenimento in condizioni vitali di organoidi (cellule viventi derivati da tessuti normali) e tumoroidi (cellule viventi derivati da neoplasie). Con tali sistemi si studiano i processi iniziali di trasformazione neoplastica maligna delle cellule dell’organoide e la sensibilità ad agenti antitumorali delle cellule neoplastiche del tumoroide.
I suoi professionisti supportano l’attività di ricerca clinica attraverso la caratterizzazione delle neoplasie di maggiore interesse istituzionale, tra cui: linfoma, carcinoma della mammella, melanoma, sarcoma delle parti molli e carcinoma del colon-retto. I progetti di ricerca interdivisionali sono orientati ai disordini linfoproliferativi, al carcinoma della mammella, ai sarcomi delle parti molli, alle neoplasie rare, ai tumori testa-collo e ai carcinomi dello stomaco, potenziando gli studi correlativi clinico-molecolari.
La Struttura è collegata, per motivi di ricerca, alla rete europea riguardante progetti di banca di tessuti tumorali con certificazione diagnostica che coinvolge, anche mediante tele patologia, le anatomie patologiche di centri oncologici e Università europee. Partecipa inoltre con la sua collezione di tessuti tumorali a progetti nazionali e internazionali di banche tessuti tra cui NIPAB-SIAPEC, rete nazionale delle anatomie patologiche per i tessuti paraffinati, di cui detiene la segreteria operativa.
La Struttura ha messo a punto già da diversi anni la One Day Diagnosis per la patologia neoplastica mammaria, che consente la diagnosi entro tre ore dal prelievo bioptico con ricadute positive in termini organizzativi e assistenziali/psicologiche per le pazienti. Da diversi anni, inoltre, utilizza la metodica OSNA (One-Step Nucleic Acid Amplification) per lo studio del linfonodo sentinella del carcinoma della mammella.
La Struttura svolge attività didattica e di formazione all’interno e all’esterno dell’Istituto, e fa parte del percorso formativo degli specializzandi in Anatomia patologica delle Università di Udine e Trieste, con un’attività quantificabile in più di 13.000 casi annui diagnosticati.
data ultima verifica dei contenuti della pagina: 1 agosto 2024